Quadro Giuridico

  Il diritto successorio in Italia

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  Il diritto successorio in Italia

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Come funziona il diritto successorio in Italia?

La scomparsa di una persona cara è sempre un momento lacerante nell’ambito della sfera familiare. Purtroppo proprio nel momento in cui avremmo bisogno di tempo per elaborare il lutto, ci si ritrova già a dover assolvere ad alcune incombenze burocratiche. La successione è una di queste. La successione è una procedura giuridica che prevede il trasferimento dei beni dal defunto agli eredi. Il codice civile prevede una disciplina molto dettagliata per stabilire a chi spetta il patrimonio del de cuius rispetto all’asse ereditario. Il legislatore ha previsto due diverse ipotesi:

  • Il primo caso disciplina l’eventualità in cui sia stato redatto un testamento (successione testamentaria). I nominati saranno i titolari del patrimonio ereditario. Dal testamento non potranno essere esclusi: coniuge, figli e ascendenti, cioè i soggetti che la legge individua quali titolari del diritto inviolabile ad una determinata quota del patrimonio ereditario, senza possibilità di eccezioni
  • La seconda ipotesi è quella in cui il defunto non abbia lasciato disposizioni testamentarie, in questo caso la successione è disciplinata esclusivamente dalla legge che ne prevede la destinazione a seconda del grado di parentela (successione legittima)
Solo gli eredi di 1º e 2º grado sono automaticamente dichiarati eredi, gli altri gradi devono essere riconosciuti come tali con la dichiarazione di successione (comunicazione obbligatoria all’Agenzia delle Entrate per il subentro nel patrimonio del defunto)

Di seguito qualche esempio: se il defunto aveva un solo figlio, l’eredità viene divisa a metà tra questo e il coniuge. Se invece i figli sono due o più, a questi spettano complessivamente i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere tra loro, e al coniuge rimane un terzo. Solo se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori, se ancora in vita. Per tutte le casistiche riguardanti la successione rispetto all’asse ereditario in base al grado di parentela vi rimandiamo al relativo schema

Il quesito che ci siamo posti noi di Erediritti a questo punto è stato: in assenza di testamento e di familiari (entro il 2º grado) chi cerca gli altri aventi diritto al patrimonio ereditario? La risposta è stata: nessuno

Nessuno perché non sussiste obbligo da parte degli attori coinvolti nella successione di rintracciare i potenziali eredi, eppure i gradi entro i quali si può conseguire il patrimonio ereditario sono 6 (schema di correlazione tra ruolo familiare e grado di parentela)

La conseguenza logica di quanto appena detto, consiste nel fatto che se nessuno ricercherà gli eredi (oltre il 2 grado), essi stessi per non perdere la possibilità di conseguire il patrimonio ereditario (che altrimenti verrebbe devoluto allo Stato), avranno l’onere di attivarsi compiendo le necessarie azioni per avvalersi dei propri diritti

Ma cosa potrebbero fare? Intanto avere consapevolezza che si possa essere eredi ignari (per fare un esempio: è possibile essere chiamati all’eredità fino ai discendenti dei fratelli e sorelle dei quattro nonni, materni o paterni oppure un defunto può, ad esempio, aver istituito come erede un vostro cugino di cui non siete al corrente, a sua volta defunto, lasciandovi appunto come erede universale. Talvolta infatti si possono ignorare interi capitoli della storia della propria famiglia e, di conseguenza, le ricerche rivelano spesso delle sorprese)

Una soluzione potrebbe essere quella di mappare il proprio albero genealogico e trovare il “lontano” parente, monitorando di tanto in tanto lo stato in vita dello stesso, ma come facilmente intuibile (e dimostrato anche dalla nostra esperienza sul campo), questo non è un approccio razionalmente praticabile, di conseguenza un numero enorme di titolari di eredità, semplicemente non ne entra in possesso perché ignara della sua esistenza e del fatto che egli stesso ne è il titolare

E la stessa viene appunto devoluta allo Stato

E’ proprio in questa situazione di impasse che noi profondiamo il nostro impegno: cerchiamo coloro che nessun altro cerca e facciamo conseguire loro ciò che a essi spetta

Oltre alle ricerche che ci vengono commissionate per rintracciare antenati (o risalire alle proprie origini familiari)  quando entriamo in possesso di informazioni su un’ eredità giacente attraverso altri canali, ci mettiamo sulle tracce degli eredi “non diretti” per far conseguire loro la giusta quota ereditaria. Inoltre richiedono i nostri servizi proprio coloro che vogliono ricostruire il proprio albero genealogico (anche e soprattutto per effettuare una semplice ricognizione della possibilità che siano destinatari ignari di una eredità giacente proveniente da un parente lontano o addirittura sconosciuto e se in futuro qualcuno potrà lasciare loro un patrimonio ereditario)

In attesa che si palesi la presenza di un soggetto elegibile quale erede, si dichiara la giacenza dell’eredità (scopri la differenza tra eredità giacente e vacante)
Su richiesta di una parte interessata (verosimilmente un creditore, od un aspirante erede), esiste la possibilità, attraverso un ricorso al Tribunale, di far nominare un curatore dell’eredità giacente che ne custodisca ed amministri i beni e gli interessi economici

Senza alcun testamento o parenti entro il 6º grado (o in caso di mancata presentazione o accettazione dell’eredità degli stessi), l’intera quota successoria viene conseguita dallo Stato (art. 480 del Codice Civile). Non sono disponibili i dati sul volume economico aggregato concernente le eredità conseguite dallo Stato ogni anno per mancata assegnazione, rinuncia o assenza dei legittimi titolari

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La procedura di riscatto

I passaggi principali per il riscatto dell’eredità sono i seguenti:

– Dopo essere venuti a conoscenza, attraverso i nostri canali, di un’eredità giacente, cerchiamo l’erede (o il titolare di un diritto evolutivo) e lo informiamo della sua posizione

 – Nel caso in cui sia il potenziale erede a contattarci, diamo il via alla ricerca di una sua potenziale eredità (se c’è e se ne risulta legittimo titolare) e gli comunichiamo le risultanze

– Ci rendiamo disponibili ad espletare tutta la parte burocratica per conto dell’erede (anticipando tutte le spese necessarie) e comunichiamo i dettagli all’interessato

– Formalizziamo l’incarico ricevuto per il riscatto dell’eredità (o della devoluzione) e comunichiamo tutti i dettagli all’interessato (provenienza dell’eredità, sua consistenza, tempistiche per il riscatto prima che la stessa passi allo Stato ecc.)

– Inizio dell’iter burocratico orientato al riscatto con la produzione e la consegna della documentazione necessaria agli organi competenti

– Svincolo dell’eredità (o della posizione devolutiva) da parte degli organi preposti

– Eventuale valutazione del patrimonio mobiliare e/o immobiliare

– Dopo l’espletamento della parte burocratica e l’attesa dei tempi tecnici avviene la liquidazione

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Le nostre Garanzie

Il Contratto di Rivelazione consiste nella formalizzazione dell’accordo attraverso il quale il genealogista successorio propone al chiamato all’eredità – che ignora i propri diritti – di rivelargli i dettagli delle proprie scoperte quali l’origine della successione, l’ammontare dell’eredità ecc. in cambio di un compenso calcolato in base percentuale rispetto alla quota che gli spetta. Il contratto di rivelazione garantisce all’erede la totale assenza di rischi finanziari, Erediritti infatti si assume l’onere di tutte le spese necessarie al riscatto e fino all’effettivo conseguimento della stessa da parte dell’erede; in questo modo se, per qualsiasi motivo, il riscatto dell’eredità non andasse a buon fine le spese resterebbero in carico ad Erediritti. Inoltre il Contratto di Rivelazione consente all’erede di essere rappresentato evitandogli ogni spostamento e ogni formalità amministrativa e fiscale)

Su richiesta del cliente è possibile stipulare un’ assicurazione a tutela dello stesso. Ogni anno il nostro studio, su richiesta di tutti i clienti interessati, stipula delle polizze assicurative. Tali polizze proteggono il patrimonio ereditario appena conseguito attraverso i nostri servizi o tutelano l’avente diritto in caso di ritardi dell’amministrazione pubblica che influiscano sul riscatto di tutta o parte dell’eredità. Ad esempio se si palesasse un erede, successivamente al conseguimento del patrimonio ereditario (e senza che ci fosse alcuna possibilità da parte nostra di rintracciarlo), occorrerebbe indennizzare la sua parte (a norma di legge) in questo caso dunque la stipula assicurativa garantisce la protezione che consentirà al cliente di non perdere un centesimo di quanto ricevuto

Se il cliente necessitasse di un formale riconoscimento del suo status di erede per il suddetto patrimonio (per qualsiasi uso estraneo alle procedure oggetto dei nostri servizi), Erediritti offre supporto per tale certificazione attraverso la redazione di un atto notorio da parte di un notaio